Una storia quantomai tormentata quella dei delitti contro la Pubblica Amministrazione.
Il Parlamento è infatti nuovamente intervenuto sui reati dei pubblici amministratori con una serie di interventi volti, da un canto, all’inasprimento delle sanzioni detentive e, dall’altro, ad imporre all’amministratore infedele una effettiva riparazione patrimoniale.
Di particolare efficacia si preannuncia, a parere di chi scrive, l’aver subordinato la sospensione condizionale della pena al previo adempimento delle obbligazioni restitutorie e riparatorie del danno cagionato dal reato.
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